Mentre in Italia, sul web, il settore dei casinò online continua a crescere, sul territorio in futuro sarà sempre più difficile trovare sale con le slot e con i videopoker. E’ il caso della Liguria visto che per l’offerta di giochi sul territorio si parla addirittura di ‘game over’ in quanto entro la fine di maggio del 2017 dovranno scomparire tutte quelle macchinette che si trovano vicine a quei luoghi cosiddetti sensibili, ovverosia ad una distanza inferiore a 300 metri da ospedali, scuole e chiese.
In altre parole tutti gli esercizi commerciali a meno di 300 metri dai luoghi sensibili dovranno tassativamente rimuovere gli apparecchi e potrebbero avere non pochi problemi a portare avanti l’attività. Il rischio è infatti che l’esercizio pubblico se non chiude comunque dovrà licenziare parte del personale in quanto proprio grazie agli introiti delle slot, ad esempio, il titolare riesce spesso a pagare l’affitto del locale. Di conseguenza, la lotta alla cosiddetta azzardopatia, che è più che lecita e legittima a tutela della cittadinanza, rischia però di innescare altri problemi visto che si stima che in Liguria con il cosiddetto ‘game over’ a scomparire sul territorio sarà circa il 90% dell’offerta di gaming.
Secondo AS.TRO, Associazione degli operatori del gioco lecito, aderente a Confindustria SIT, con il ‘game over’ saranno oltre 2.300 i locali che dovranno rinunciare alle entrate mensili delle slot, così come centinaia di posti di lavoro sono a rischio. Il rischio reale è quello che si vada a generare una reazione a catena che parte dai licenziamenti per poi passare al fallimento delle società ed al conseguente deterioramento delle esposizioni bancarie che presto rientrerebbero nella categoria dei crediti in sofferenza. E quindi a farne le spese, oltre ai lavoratori, agli esercizi pubblici ed agli operatori del gaming sul territorio, saranno anche le banche.
